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Bollettino IACM del 26 Ottobre 2005

USA: Il NIDA non autorizza uno studio sulla vaporizzazione della cannabis

Dopo 18 mesi di ritardo, il National Institute of Drug Abuse (NIDA) non ha approvato un protocollo scientifico per analizzare i prodotti liberati in seguito alla vaporizzazione della cannabis. Nella sua lettera di risposta negativa, il NIDA ha sostenuto che lo studio “non aggiunge nulla di importante alle conoscenze attuali”.

Il protocollo, presentato al NIDA nel febbraio 2004 dalla “Chemic Laboratories” del Massachussetts, avrebbe dovuto consentire l’acquisto presso l’agenzia di 10 grammi di marijuana su cui effettuare uno studio relativo al processo di vaporizzazione. Dato che negli Stati Uniti la fornitura legale di cannabis dipende esclusivamente dal NIDA, il rifiuto del protocollo impedisce di fatto lo svolgimento di questo studio finalizzato a sviluppare una modalità di somministrazione alternativa al fumo nei pazienti che fanno usa di cannabis a scopo terapeutico.

Nel 1999 un rapporto del National Academy of Science Institute of Medicine su marijuana e salute aveva spinto il governo a favorire la ricerca su modalità di somministrazione alternative al fumo. Alcuni studi, infatti, hanno dimostrato la possibilità di evitare la formazione di sostanze tossiche per l’apparato respiratorio esponendo la cannabis a una temperatura sufficiente per la liberazione dei principi attivi (180-190 °C) ma non così elevata (230 °C ) da portare alla produzione di tossine.

(Fonte: Press release NORMIL della California – 25 agosto 2005)

USA: La Polizia permette ai pazienti della California di portare cannabis in auto

Una nuova politica del Californian Highway Patron (CHP) permette ai pazienti in possesso di un opportuno certificato o di una prescrizione medica scritta di guidare sulle autostrade della California tenendo a bordo un quantitativo di cannabis non superiore a 225 grammi circa.

Una circolare del CHP stabilisce che se una persona dimostra di utilizzare marijuana a scopo terapeutico non può essere perseguita e la marijuana non può essere confiscata. Aggiunge inoltre che gli agenti non sono autorizzati ad effettuare blocchi del traffico coinvolgendo pazienti autorizzati all’uso della cannabis nella lotta contro la droga. Benché i dati relativi agli arresti siano incompleti, i sostenitori dell’uso medico della cannabis affermano che il CHP è responsabile di arresti di pazienti e guidatori più di qualsiasi altra agenzia dello Stato.

Il portavoce del CHP, Joe Whiteford, precisa che i poliziotti hanno pagato le conseguenze di una certa confusione su come interpretare le indicazioni della Corte Suprema degli Stati Uniti. Nel giugno del 2005, la Corte ha dichiarato che chi utilizza cannabis a scopo terapeutico in una dozzina di Stati, compresa la California, non è esente dalla legge federale.

In una conferenza stampa convocata dall’Americans for Safe Access” i pazienti e i loro avvocati hanno descritto questa nuova politica come un passo di grande importanza e previsto un cambio di atteggiamento da parte di altre agenzie di polizia.

(Fonti: Associated Press del 28 agosto 2005; New York Times del 30 agosto 2005)

Notizie in breve

USA: JAMA chiede una riclassificazione
Un editoriale della rivista dell’American Medical Association (JAMA) propone la riclassificazione della cannabis in modo da favorirne l’uso medico. Nell’editoriale si afferma che “Una buona regolamentazione dell’utilizzo medico della marijuana richiede un intervento governativo fondato sull’attenzione alla salute pubblica, su di un rigoroso programma di ricerca, sulla natura del rapporto medico-paziente e sul rispetto dei pazienti che soffrono”. Un primo passo potrebbe essere quello di riclassificare la marijuana come una sostanza di classe II in quanto, al pari della cocaina e della morfina, corrisponde perfettamente alla definizione di “sostanza di uso medico corrente con gravi restrizioni”. Ciò potrebbe consentire la prescrizione medica senza interferire eccessivamente con la politica federale sui farmaci e le sostanze d’abuso”. (Fonte: Lawrence O, Gostin JD. JAMA 2005; 294:842-844)

USA: Estratto di cannabis
Il 25 agosto, durante un’audizione nel Quartier Generale della DEA (Drug Enforcement Administration) a Arlington (Virginia) Brian Bayley, un avvocato della DEA, ha comunicato che il dr. Mahmoud ElSohly della Università del Mississippi ha ottenuto dalla DEA l’autorizzazione ad estrarre cannabinoidi da cannabis ottenuta dal NIDA. Egli collaborerà con la Mallinckrodt Pharmaceuticals. Bayley ha riferito che l’intenzione è quella di produrre un estratto con il quale la Mallinckrodt Pharmaceuticals vuole iniziare una ricerca clinica e lanciare un composto che, in mancanza di un termine migliore, verrà definito come “dronabinolo naturale”. (Fonte: Trascrizione delle dichiarazioni di Brian Bayley del 25 agosto 2005)

Gran Bretagna: Arresti nel THC4MS
Tre membri del THC4MS, un gruppo che fornisce una preparazione a base di cannabis a persone con sclerosi multipla, sono stati arrestati con l’accusa di fornire cannabis. Negli ultimi 10 anni il THC4MS ha spedito oltre 33000 tavolette di CannaBiz Chocolate a più di 1600 pazienti con sclerosi multipla. Lezley Gibson, Mark Gibson e Marcus Davies rischiano da 1 a 4 anni di carcere. (Fonte: www.thc4ms.org)

USA: Corte Suprema
Il giudice della Corte Suprema John Paul Stevens ha definito “imprudente“ l’ultima decisione della Corte Suprema (giugno 2005) sulla cannabis medica. Tuttavia, durante una riunione dell’Ordine degli avvocati a Las Vegas egli ha affermato che tale decisione è stata imposta dalla legge. Ha inoltre dichiarato di sostenere il diritto del governo federale di perseguire i pazienti che usano la cannabis a scopo terapeutico negli Stati in cui ciò è permesso dalla legislazione locale. Ha poi aggiunto che i giudici si trovano spesso in una posizione di conflitto fra le loro convinzioni e le decisioni che devono assumere in forza delle legge. (Fonte: New York Times del 25 agosto 2005)

Scienza: Dolore
Ricercatori della Università della Georgia hanno dimostrato che l’inibizione della degradazione degli endocannabinoidi aumenta l’analgesia da stress. Essi hanno bloccato il FAAH, l’enzima che degrada gli endocannabinoidi. Tale effetto è stato bloccato da un antagonista dei recettori CB1, suggerendo che questo tipo di analgesia coinvolga i recettori CB1. (Fonte: Supplita RL et al. Neuropharmacology, 26 agosto 2005, pubblicazione elettronica)

Scienza: THC per via inalatoria
Ricercatori della Università di Groningen in Olanda hanno sviluppato una polvere adatta alla somministrazione per via inalatoria. Si tratta di una soluzione di THC e inulina in butanolo e acqua, essicata a bassa temperatura. Essi hanno rilevato che l’utilizzo di bassissime temperature si traduce in una buona stabilizzazione del THC. Le polveri possono essere disperse in una soluzione per aerosol in particelle di dimensioni adeguate all’inalazione. (Fonte: van Drooge DJ et al. EUR J Pharm Sci 2005;26(2):231-240)

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