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Bollettino IACM del 17 Ottobre 2003

Canada: facilitata la coltivazione privata di cannabis terapeutica

La corte d’appello dell’Ontario il 7 ottobre ha stabilito che aziende e privati sono autorizzati a coltivare e fornire grandi quantità di marijuana medica. La sentenza facilita, da parte dei consumatori di cannabis terapeutica, l’approvvigionamento, in piena sicurezza, di congrue quantità della sostanza. La corte ha però anche ribadito che la legge proibisce a chiunque altro il possesso di piccole quantità di cannabis ad uso ricreativo.

“Ciò che cambierà in Canada è che un soggetto o una ditta potranno coltivare cannabis per un numero illimitato di persone…e che, in termini di approvvigionamento e coltivazione, è possibile per l’utente pagare chi coltiva per lui” ha affermato Alan Young, professore di diritto dell’Università di York e consulente legale di pazienti assuntori di cannabis medica.

La decisione ha risolto il dilemma che si poneva al governo federale: come adempiere all’ordinanza di una corte di offrire ai pazienti la possibilità di procurarsi la cannabis per il trattamento pur mantenendo illegale il possesso di cannabis per tutti gli altri. Nel 2001 il governo ha cominciato a registrare pazienti in possesso dei requisiti necessari e ad autorizzare gli stessi o altri specificamente designati a coltivare cannabis per uso terapeutico. Varie centinaia di persone si sono registrate presso il governo federale per usare cannabis a scopo terapeutico. Il governo dal canto suo ha iniziato l’estate scorsa a procurare la marijuana ai pazienti registrati.

La corte d’appello dell’Ontario ha ora dichiarato incostituzionali, nell’ambito delle Federal Marijuana Medical Access Regulations, le disposizioni restrittive che impedivano ai coltivatori autorizzati di cannabis terapeutica di ricevere compensi, di coltivare la droga per più di un paziente autorizzato e di mettere in comune le risorse con altri produttori autorizzati. Dal momento che ormai il programma governativo della marijuana medica era entrato in vigore, recita la sentenza, anche le leggi sulla proibizione della marijuana erano costituzionalmente valide.

(Fonti: Reuters del 7 ottobre 2003, Associated Press del 7 ottobre 2003 e Ottawa Citizen dell’8 ottobre 2003)

Australia: i medici della Nuova Galles del Sud potranno prescrivere cannabis

I cittadini della Nuova Galles del Sud (NSW), lo stato più popoloso dell’Australia, potranno registrarsi per usare cannabis per patologie mediche a cominciare dall’anno prossimo. La legislazione corrispondente dovrebbe essere approvata nel volgere di qualche settimana.

Il progetto comprende, da una parte una sperimentazione clinica e dall’altra un piano per offrire a varie categorie di malati gravi (AIDS, cancro, sclerosi multipla, etc.) l’accesso immediato alla cannabis. “La proposta della NSW si tradurrà in due iniziative parallele, ovvero sperimentazioni cliniche e accesso compassionevole” ha dichiarato Trish Worth, portavoce parlamentare del ministro federale della sanità.

Il governo della NSW ha in progetto di creare un Ufficio per la Cannabis Terapeutica nel Dipartimento della Sanità della NSW. La signora Worth ha confermato che il governo federale ha appoggiato il progetto nella misura in cui si adegui alle linee guida mediche ed ai trattati internazionali sui narcotici.

(Fonte: The Australian del 28 settembre 2003)

Notizie in breve

Scienza: CT-3 efficace in pazienti affetti da patologie dolorose
Lo studio sul CT-3 nei pazienti affetti da patologie dolorose, condotto dal Dr. Udo Schneider e colleghi della Scuola di Medicina di Hannover, è stato ora pubblicato dal Journal of the American Medical Association. Il CT-3, un derivato sintetico del metabolica del THC non psicotropico THC-COOH, è stato efficace nel ridurre il dolore cronico neuropatico in 21 pazienti in uno studio trasversale controllato con placebo. (Fonte: Karst M, et al. JAMA. 2003 Oct 1: 290 (13): 1757-62) Per maggiori dettagli, vedasi www.cannabis-med.org/studies/study.php

Gran Bretagna: GW Pharmaceuticals
La GW intende procedere con le registrazioni in altri paesi EURopei. “E’ nostra intenzione, una volta ottenuta la registrazione del nostro prodotto nel Regno Unito, avviare la procedura del mutuo riconoscimento per ottenere l’approvazione in altri stati membri dell’Unione EURopea, probabilmente entro il 2004” ha affermato Mark Rogerson, il portavoce della GW. “Cercheremo anche di commercializzare il prodotto in paesi del Commonwealth come l’Australia, la Nuova Zelanda e il Canada. Il mercato statunitense invece è un obiettivo a più lungo termine”. (Fonte: The North Bay Bohemien del 9 ottobre 2003)

Italia: leggi sulla droga
Il governo vuole inasprire le leggi sulla droga e reintrodurre il reato penale del possesso di droghe, sia leggere che pesanti. Dieci anni fa gli italiani in un referendum avevano votato in favore della depenalizzazione dell’uso di droghe, sia cocaina che cannabis, il che significava che i consumatori di droghe non correvano il rischio di andare in carcere, anche se i trafficanti e gli spacciatori continuavano ad essere puniti. Ora invece il vice primo ministro Gianfranco Fini vuole reintrodurre la linea dura. “Partiremo dal principio che non è l’abuso ma l’uso di droga che deve essere punito”, ha affermato. (Fonte: Reuters del 22 settembre 2003)

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