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Bollettino IACM del 24 Settembre 2003

Olanda: I malati ricevono la cannabis dalle farmacie

I malati olandesi con una prescrizione medica potranno ottenere la cannabis dalle farmacie dal 1 settembre. Le farmacie offriranno due tipi di cannabis, quella a minor prezzo a 40 EURo per 5 grammi e l’altra a 50-55 EURo per 5 grammi. Ma l’associazione dei farmacisti KNMP ha detto che i malati dovranno pagare la cannabis perché essa non è ancora inclusa nel sistema di assicurazione sanitaria ziekenfonds come sostanza rimborsabile.

La cannabis di farmacia è più cara di quella dei coffee shops, dove si può comprare un grammo per 5-6 EURo. Due coltivatori olandesi, lo Stichting Institute of Medical Marijuana e la ditta Bedrocan forniscono la cannabis ai farmacisti, le prime forniture legali in EURopa. L’Ufficio per la Cannabis Medicinale del Ministero della Salute controlla la qualità della cannabis e organizza la distribuzione.

La cannabis era stata non-ufficialmente disponibile in farmacia per diversi anni, fornita dalla ditta olandese Maripharm. Il 17 Marzo 2003 la legge sui narcotici è stata cambiata per aprire la strada a una fornitura legale.

Altre notizie nella presentazione di Willem Scholten dell’’Ufficio per la Cannabis Medicinale alla 2a Conferenza sui Cannabinoidi in Medicina dell’IACM: www.Cologne2003.org

(Fonte: Expatica.com del 29 Agosto 2003)

Scienza: La marijuana non accelera l’infezione da HIV

Cannabis fumata e THC orale dati per 21 giorni non hanno influenzato negativamente il conteggio dei linfociti CD4+ o la carica virale in pazienti con infezione da HIV, secondo uno studio condotto dal Dr. Donald Abrams all’Università della California a San Francisco. In effetti, ci fu un piccolo effetto positivo non significativo della cannabis e del THC rispetto al placebo su questi parametri di laboratorio. La cannabis e il THC aumentarono l’appetito e fecero guadagnare peso.

Lo studio iniziò nel maggio 1998 e i risultati furono presentati al Meeting IRCS nel giugno 2000. Tuttavia, richiesero più di 3 anni per essere pubblicati in una rivista medica, un tempo molto lungo, che solleva la questione se ci furono pressioni per rinviare la pubblicazione.
Tutti i pazienti avevano ricevuto le stesse medicine anti-HIV per almeno 8 settimane prima dell’inizio dello studio. 62 partecipanti risultarono eligibili (gruppo marijuana, 20 pazienti; gruppo dronabinol, 22 pazienti; gruppo placebo, 20 pazienti). Benché il risultato non sia statisticamente significativo, rispetto al placebo la marijuana e il THC furono associati con una lieve caduta della carica virale (15% e 8%, rispettivamente).

Vedi: www.cannabis-med.org/studies/study.php

(Fonte: Abrams DI, et al. Short-term effects of cannabinoids in patients with HIV-1 infection: a randomized, placebo-controlled clinical trial. Ann Intern Med 2003;139(4):258-266; Reuters del 18 Agosto 2003)

Scienza: Il THC causa un guadagno di peso e riduce l’agitazione nella malattia di Alzheimer

Uno studio aperto con 48 pazienti sofferenti di morbo di Alzheimer dimostra che il THC orale provoca guadagno di peso nei pazienti che hanno perso l’appetito. Può anche ridurre l’agitazione, migliorare il funzionamento e le abilità mentali. Lo studio aperto condotto al Meridian Institute for Aging a Manchester, USA, è stato presentato all’XI Congresso internazionale dell’International Psychogeriatric Association il 17-22 Agosto 2003 a Chicago.

Inizialmente fu dato il THC (dronabinol), 5 mg/giorno in 2 dosi divise, e poi aggiustato fino a un massimo di 10 mg/giorno. In tutti i pazienti si osservò guadagno di peso. L’agitazione migliorò significativamente nel 65%. Nel 37% le capacità mentali migliorarono. Miglioramenti funzionali furono osservati nel 69%.

Nel 1997 un primo studio controllato con placebo di Volicer e colleghi aveva mostrato che il THC non solo aumentava l’appetito ma anche riduceva l’agitazione nei malati di Alzheimer. I risultati del nuovo studio sono già stati presentati il 15 Maggio al meeting annuale dell’American Geriatrics Society.

Vedi: www.cannabis-med.org/studies/study.php

(Fonte: Patel S, et al. PC-037 Safety and efficacy of dronabinol in the treatment of agitation in patients with Alzheimer’s disease with anorexia: A retrospective chart review. Poster presentato all’IPA's Eleventh International Congress, 17-22 Agosto 2003, Chicago)

Notizie in breve

Canada: La prima cannabis del governo fornita agli ammalati
Le prime buste di marijuana medica prodotta ufficialmente stanno finalmente per essere inviate ai pazienti. I primi hanno ricevuto la loro fornitura, che contiene circa il 10% di THC dal loro medico. Ogni pacchetto da 30 grammi costa 150 dollari - circa 100 dollari meno di quella illegale - più la tassa sulle vendite. Il programma annunciato nel Luglio 2003 dal Ministro della Salute Anne McLellan distribuisce marijuana coltivata per conto del governo in una miniera di rame abbandonata nel Manitoba. (Fonte: Associante Press del 27 Agosto 2003)

Gran Bretagna: Il Cannador sarà testato nella terapia del dolore
Uno studio multicentrico in 36 ospedali nel Regno Unito verificherà l’efficacia di un estratto di cannabis in capsule nel dolore post-operatorio. 400 pazienti riceveranno dopo un intervento chirurgico una di 4 diverse preparazioni: capsule di cannabis (Cannador), capsule di THC, un analgesico standard o un placebo. Lo studio sarà finanziato dal Medical Research Council con circa 500.000 sterline (circa 720.000 EURo) e sarà guidato dalla Dr. Anita Holdcroft dell’Imperial College di Londra. (Fonti: Reuters del 20 Agosto 2003, BBC News del 20 Agosto 2003)

USA: Processo contro la DEA bloccato
Il 28 Agosto un giudice federale ha dichiarato inammissibile la richiesta presentata dalla Contea di Santa Cruz e dalla Wo/Men's Alliance for Medical Marijuana, che cercava di impedire alla U.S. Drug Enforcement Administration (DEA) di perquisire una fattoria che coltivava marijuana medica. Il giudice dell’U.S. District Jeremy Fogel ha sostenuto che la legge federale dichiara illegale la coltivazione di cannabis in California nonostante le leggi statali sulla cannabis medica, che permettono la coltivazione a scopo terapeutico. (Fonte: Associante Press del 29 Agosto 2003)

USA: Grinspoon critica la "farmaceuticalizzazione
In un articolo sul Boston Globe il Dr. Lester Grinspoon critica la "farmaceuticalizzazione" della cannabis e conclude: "Anche se le compagnie farmaceutiche investono i molti milioni di dollari necessari a sviluppare prodotti utili a base di cannabinoidi, non ridurranno il ruolo della marijuana naturale per la maggior parte degli scopi. E siccome il principale, e in molti casi il solo, vantaggio di queste sostanze sarà la loro legalità, i produttori avranno interesse a mantenere una rigida proibizione che faccia aumentare il prezzo della cannabis illegale.” Il Dr. Grinspoon è un professore emerito di psichiatria alla Harvard Medical School e autore di "Marijuana, la medicina proibita" (Fonte: Boston Globe del 17 Agosto 2003)

Scienza: Dolore neuropatico
Nuove ricerche di base all’Università di Pecs, Ungheria, supportano i benefici dei cannabinoidi nel trattamento del dolore neuropatico cronico. Gli endocannabinoidi anandamide e palmitiletanolamide inibiscono il rilascio di due neuropatici che giocano un importante ruolo nello sviluppo dell’iperalgesia (aumentata sensazione di dolore) neuropatica, indotto da RTX (resiniferatoxin). Inoltre i due endocannabinoidi diminuiscono significativamente l’iperalgesia neuropatica meccanica sette giorni dopo un danno al nervo sciatico degli animali. (Fonte: Helyes Z, et al. Life Sci 2003 Sep 19;73(18):2345-53)

Scienza: Qualità della vita
Circa 6000 Danesi hanno partecipato a un’inchiesta sull’uso di droghe e qualità della vita. Non c’era differenza nella qualità della vita fra i consumatori di cannabis e quelli che non avevano mai usato droghe psicoattive, mentre i consumatori di LSD avevano un punteggio del 10% inferiore. I gruppi con la più bassa qualità di vita erano i consumatori di eroina, morfina, metadone, e cocktails di alcool e tranquillanti. (Fonte: Ventegodt S, Merrick J. Scientific World Journal 2003 Aug 18;3(8):694-706.)

Scienza: Astinenza
In uno studio all’Università del Vermont, USA, è stato studiato il decorso della sindrome da astinenza in 18 consumatori di cannabis. Per 5 giorni avevano fumato come al solito, poi erano seguiti 45 giorni di astinenza. I sintomi di astinenza, cioè aggressività, ansia, diminuzione dell’appetito, irrequietezza, disturbi del sonno, tipicamente erano iniziati fra il primo e il terzo giorno, avevano raggiunto massimo nei giorni 2-6 e erano durati per 4-14 giorni. (Fonte: Budney AJ, et al. J Abnorm Psychol 2003 Aug;112(3):393-402)

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