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Bollettino IACM del 09 Agosto 2014

Germania: Corte permette ai pazienti gravemente malati di crescere la propria cannabis

Il 22 luglio il Tribunale Amministrativo di Colonia ha stabilito che a certe persone che soffrono di dolore cronico dovrebbe essere permesso coltivare la propria cannabis a scopo terapeutico. Cinque persone che soffrono di dolore cronico e di altre malattie hanno portato la denuncia al tribunale dopo che l’Istituto Federale Tedesco per i Farmaci e i Dispositivi Medici (BfArM) aveva loro rifiutato il permesso di coltivare la pianta in casa.

La corte ha detto che il BfArM doveva riconsiderare tre delle richieste che aveva respinto. Nonostante i ricorrenti avessero tutti i permessi per comprare e consumare cannabis a scopo terapeutico da una farmacia, essi volevano coltivare la propria cannabis perché non potevano permettersi di acquistare il farmaco prodotto dalla società olandese Bedrocan e la loro assicurazione sanitaria non lo copriva. "Fino ad ora era illegale per chiunque coltivare cannabis a casa, ma ora a queste persone gravemente malate sarà consentito farlo", ha detto la portavoce della corte Stefanie Seifert, aggiungendo che comunque rimane illegale per tutti gli altri.

"Questa è una battaglia legale che abbiamo iniziato nel 1999" ha spiegato il dottor Franjo Grotenhermen, presidente dell'Associazione tedesca per la Cannabis come Medicina. "Abbiamo ragione di credere che il governo federale impugnerà la decisione dinanzi alla Corte Amministrativa di Munster e che una decisione finale può essere raggiunta solo davanti al Tribunale Amministrativo Federale di Lipsia." Attualmente circa 300 tedeschi con gravi condizioni mediche resistenti alle terapie hanno l’autorizzazione ad acquistare cannabis con un permesso speciale da parte del BfArM, che nel 2005 è stato costretto dal Tribunale Amministrativo Federale al rilascio di tali autorizzazioni. Finora il governo non ha commentato la sentenza. "Siamo fiduciosi e il governo ha bisogno di tempo per adattarsi all'idea che i pazienti finalmente vinceranno la loro battaglia data la formulazione della decisione della corte nel 2005"

Reuters of 22 July 2014

Associated Press of 22 July 2014

Scienza/Umana: THC sicuro per l'uso terapeutico nelle persone anziane

Il THC sembra essere sicuro e ben tollerato da individui anziani sani. Questo è il risultato di uno studio controllato con placebo condotto da ricercatori di diversi ospedali nei Paesi Bassi. Hanno valutato la sicurezza e la farmacocinetica nei soggetti più anziani di tre dosi orali di Namisol, un nuovo preparato a base di THC in forma di compresse. Dodici soggetti anziani sani con un'età media di 72 anni hanno ricevuto in modo casuale una singola dose orale di THC di 3 mg, 5 mg o 6.5mg oppure placebo, in modo incrociato, per ogni giorno della sperimentazione.

Il THC si è mostrato sicuro e ben tollerato. Gli effetti collaterali più frequentemente riportati sono stati sonnolenza (27%) e secchezza delle fauci (11%). C'era una grande variabilità inter-individuale nelle concentrazioni plasmatiche di THC. In generale gli effetti farmacologici del THC erano minori rispetto agli effetti precedentemente riportati nei giovani adulti. Gli autori hanno scritto che "i dati sulla sicurezza e l'efficacia del THC nelle persone anziane e deboli sono urgentemente necessarie, affinchè questa popolazione possa beneficiare delle applicazioni terapeutiche del THC."

Ahmed AI, van den Elsen GA, Colbers A, van der Marck MA, Burger DM, Feuth TB, Rikkert MG, Kramers C. Safety and pharmacokinetics of oral delta-9-tetrahydrocannabinol in healthy older subjects: A randomized controlled trial. EUR Neuropsychopharmacol. 2014 Jun 28. [in stampa]

Scienza/Animale: Come il THC potrebbe rallentare la crescita tumorale

Gli scienziati della University of East Anglia a Norfolk, Regno Unito, hanno dimostrato come il THC, il principale ingrediente psicoattivo della cannabis, potrebbe ridurre la crescita tumorale in pazienti affetti da cancro. La ricerca rivela l'esistenza di piattaforme di segnalazione precedentemente sconosciute che, in aggiunta ai meccanismi già conosciuti, sono responsabili del successo del farmaco nella contrazione dei tumori. La ricerca è stata co-condotta con scienziati della Università Complutense di Madrid, in Spagna.

Il team ha utilizzato campioni di cellule di cancro al seno umano per indurre tumori nei topi. I tumori sono quindi stati trattati con THC ed è stato scoperto che due recettori delle cellule, in particolare, sono stati responsabili degli effetti anti-tumorali del farmaco. "Abbiamo dimostrato che questi effetti sono mediati tramite l'interazione congiunta di CB2 e GPR55, due membri della famiglia dei recettori dei cannabinoidi. I nostri risultati aiutano a spiegare alcuni degli effetti ben noti, ma ancora poco conosciuti, del THC, sia a basse che ad alte dosi, sulla crescita tumorale" ha detto il Dr Peter McCormick della UEA's school of Pharmacy. "Identificando i recettori coinvolti abbiamo fornito un importante passo verso il futuro sviluppo di terapie in grado di sfruttare le interazioni che abbiamo scoperto per ridurre la crescita del tumore."

Moreno E, et al. J Biol Chem. 2014 Jun 18. [in stampa]

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Science Daily of 14 July 2014

Notizie in breve

Australia: Maggioranza supporta l'uso medico della cannabis
Secondo un nuovo sondaggio quasi due terzi degli australiani sostengono la legalizzazione della cannabis per scopi medici. Tutto questo mentre il Primo Ministro del New South Wales, Mike Baird, ha dichiarato di sostenere l'uso della cannabis medica, pur avendo preoccupazioni circa il suo approvvigionamento e regolamentazione.
The Age of 23 July 2014

USA: L’Oregon voterà sulla legalizzazione della cannabis
Il sito web dello stato annuncia che un'iniziativa volta a legalizzare, tassare e regolamentare la cannabis ricreativa nell’Oregon ha raccolto un numero sufficiente di firme per un referendum che si terrà nel novembre 2014. Solo due stati americani, Washington e Colorado, attualmente consentono l’uso ricreativo della cannabis, che rimane illegale secondo la legge federale.
Reuters of 22 July 2014

Spagna: Cresce il numero di cannabis club
Secondo un'analisi del New York Times negli ultimi anni circa 300 nuovi cannabis club hanno aperto a Barcellona e nella regione catalana circostante, secondo gli esperti a causa, almeno in parte, di cittadini spagnoli alla ricerca di nuovi modi per guadagnarsi da vivere in un paese con un alto tasso di disoccupazione. Molti di loro offrono l’iscrizione anche tramite internet o telefono.
New York Times of 11 July 2014

Scienza/Umana: L'uso di cannabis non influenza l’aderenza del trattamento dell’HIV
In un ampio studio l’uso regolare di cannabis non è stato associato con l’aderenza (il seguire correttamente una terapia) della terapia antiretrovirale (ART) dei pazienti HIV positivi. Gli autori hanno concluso che "questi risultati suggeriscono che la cannabis può essere utilizzata da persone sieropositive per scopi medicinali e ricreativi senza compromettere l'effettiva aderenza alla ART."
S. Paul Hospital, Vancouver, Canada.
Slawson G, et al. AIDS Behav. 2014 Jul 11. [in stampa]

Scienza/Umana: L'uso di cannabis non ha avuto gravi effetti negativi sui pazienti con schizofrenia
In uno studio con 110 pazienti con schizofrenia "non vi era alcuna prova di una specifica associazione tra uso di cannabis e sintomi positivi , sintomi negativi, ricadute o ricoveri ospedalieri. Tuttavia una maggiore dose di cannabis è stata associata con conseguente maggiori depressione e ansia.
School of Psychological Sciences, University of Manchester, UK.
Barrowclough C, et al. Schizophr Bull. 2014 Jul 9. [in stampa]

Scienza/Umana: Solo un piccolo aumento del rischio di schizofrenia deriva dall'uso di cannabis
In un ampio studio su 5456 individui con una diagnosi iniziale di schizofrenia, l’uso di cannabis è stato associato ad un piccolo aumento di rischio della malattia di un fattore di 1,6 dopo aver controllato gli altri fattori di rischio. Anche l'uso di stimolanti e di cocaina è stato associato ad un piccolo aumento del rischio.
Center for Primary Health Care Research, Lund University, Malmö, Sweden.
Giordano GN, et al. Psychol Med. 2014 Jul 3:1-8. [in stampa]

Scienza/Cellule: CBD e CBDV attivano i recettori vanilloidi
Il cannabinoidi vegetali non psicotropi, cannabidivarin (CBDV) e cannabidiolo (CBD), attivano i recettori vanilloidi (TRPV1) in esperimenti condotti sulle cellule. I ricercatori ipotizzano un "potenziale per il trattamento dell’ipereccitabilità neuronale", come l'epilessia.
Endocannabinoid Research Group, Pozzuoli, Italia.
Iannotti FA, et al. ACS Chem Neurosci. 2014 Jul 16. [in stampa]

Scienza/Animale: Bassi livelli di anandamide sono associati con una maggiore suscettibilità allo stress
Studi sui topi indicano che i livelli cerebrali di anandamide predicono l'ansia indotta da stress acuto. Gli autori hanno concluso che questi studi "forniscono ulteriore supporto all’ipotesi che l'aumento di eCB (endocannabinoidi) sia una strategia farmacologica valida per il trattamento dei disturbi neuropsichiatrici legati allo stress."
Department of Psychiatry, Vanderbilt University School of Medicine, Nashville, USA.
Bluett RJ, et al. Transl Psychiatry. 2014 Jul 8;4:e408.

Scienza/Umana: Alcune varianti del recettore CB1 sono associate all’impulsività
In 323 adolescenti alcune varianti del gene che codifica per il recettore CB1 "possono giocare un ruolo nel determinare il comportamento impulsivo adolescenziale."
Central Institute of Mental Health, Mannheim, Germany.
Buchmann AF, et al. J Neural Transm. 2014 Jul 1. [in stampa]

Scienza/Cellule: Antagonisti del recettore dei cannabinoidi inibiscono la produzione del virus dell'epatite C
Gli antagonisti del recettore dei cannabinoidi -1 hanno inibito la produzione di virus dell'epatite C in un modello cellulare", fornendo una nuova classe di agenti antivirali diretti all’ospite."
University of Sydney at Westmead Hospital, Australia.
Shahidi M, et al. J Gen Virol. 2014 Jul 22. [in stampa]

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