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Bollettino IACM del 30 Maggio 2013

Israele: Pazienti fanno sciopero della fame per protestare contro le restrizioni sull'uso medico della cannabis

I pazienti ed i medici stanno organizzando per il 23 maggio uno sciopero della fame di fronte alla casa del ministro della Salute Yael German per protestare contro le nuove restrizioni sull'uso di cannabis medica. La nuova procedura, attuata immediatamente, ha stabilito un elenco delle condizioni per le quali un paziente può ricevere l'approvazione per il trattamento con la cannabis. Nella lista ci sono i pazienti con tumore metastatico, il morbo di Crohn, la colite ulcerosa, pazienti con HIV con estrema perdita di peso, pazienti con sclerosi multipla con spasmi muscolari e pazienti terminali con aspettativa di vita fino a un anno e mezzo. I pazienti con dolore di origine neurale riceveranno l'autorizzazione per la cannabis solo dopo un anno di trattamento presso una clinica del dolore riconosciuta e dopo il fallimento dei precedenti trattamenti.

I manifestanti vogliono includere nella lista anche altre condizioni, tra cui il morbo di Parkinson, il glaucoma e le patologie e i disturbi psichiatrici. Recentemente quattro medici del Forum dei Medici per l’Accesso Sicuro alla Cannabis hanno inviato una lettera a German per protestare contro la nuova procedura. Il presidente del Forum, dottor Ilya Reznick dell'Ospedale Reut di Tel Aviv, il dottor Jonathan Greenfeld, direttore del servizio di medicina palliativa oncologica all’Assaf Harofeh Hospital, il dottor Alan Flashman della Hebrew University di Gerusalemme, e il dottor Yakir Rotenberg del Hadassah Medical Centre avvertono che la nuova procedura potrebbe spingere i pazienti che non sono più nella lista ad acquistare la sostanza da fonti illegali. Secondo loro, le procedure annunciate sono "arbitrarie e discriminanti tra i pazienti con condizioni diverse, senza alcuna spiegazione logica e per alcuni di loro rischiano di provocare danni alla continuità del trattamento, andando contro alla legge sui diritti dei pazienti." Attualmente in Israele circa 11.000 pazienti sono autorizzati a utilizzare la cannabis per scopi medici.

Haaretz del 17 maggio 2013.

Scienza/Umana: L'uso di cannabis è stato associato ad una minore resistenza all'insulina ed un ridotto rischio di diabete

Nonostante l’aumento dell'appetito e di apporto calorico, un sondaggio rappresentativo mostra che l'uso di cannabis è associato a più bassi livelli di insulina a digiuno, minore resistenza all'insulina e riduzione del girovita. Questo è il risultato di uno studio epidemiologico con 4657 adulti condotto da ricercatori della University of Nebraska, College of Medicine di Omaha, il Dipartimento di Epidemiologia della Harvard School of Public Health di Boston e la Unità di Ricerca di Epidemiologia Cardiovascolare al Beth Israel Deaconess Medical Center di Boston, USA. Dei partecipanti, 579 erano ancora consumatori di cannabis e 1.975 erano consumatori in passato.

L’uso corrente di cannabis è stato associato con livelli di insulina a digiuno più bassi del 16% e HOMA-IR più bassi del 17%. La valutazione del modello omeostatico (HOMA) è un metodo utilizzato per quantificare la resistenza all'insulina e la funzione delle cellule che producono insulina nel pancreas, le cosiddette cellule beta. I ricercatori hanno anche scoperto una significativa associazione tra l’uso di cannabis e la riduzione della circonferenza della vita. Questi effetti della cannabis possono essere protettivi contro lo sviluppo del diabete. I ricercatori ipotizzano che i loro risultati possono essere correlati a effetti sull’ormone adiponectina, che viene secreto dal tessuto adiposo. L’adiponectina modula una serie di processi metabolici, tra cui la regolazione del glucosio. I livelli di ormone sono più alti negli adulti con alta percentuale di grasso.

Penner EA, Buettner H, Mittleman MA. The Impact of Marijuana Use on Glucose, Insulin, and Insulin Resistance among US Adults. Am J Med. 2013 May 16. [in stampa]

Scienza/Umana: In uno studio controllato con placebo la cannabis ha migliorato i sintomi della malattia di Crohn

L’inalazione di cannabis ha migliorato i sintomi e l'attività della malattia nei pazienti con morbo di Crohn. Questo è il risultato di uno studio clinico con 21 partecipanti che non hanno risposto ad una terapia con steroidi, immunomodulatori o agenti antagonisti del fattore di necrosi tumorale alfa, condotto presso il Dipartimento di Gastroenterologia ed Epatologia dell'Università di Tel Aviv, Israele. I pazienti hanno ricevuto le sigarette di cannabis due volte al giorno o sigarette di cannabis placebo per otto settimane.

La remissione completa è stata ottenuta da 5 degli 11 soggetti nel gruppo con cannabis e da 1 su 10 nel gruppo con placebo. Un miglioramento clinicamente significativo è stato osservato in 10 degli 11 soggetti del gruppo con cannabis e da 4 su 10 nel gruppo con placebo. Nel gruppo trattato con cannabis tre pazienti sono usciti dalla dipendenza da steroidi. I soggetti che avevano ricevuto cannabis hanno segnalato un miglioramento dell'appetito e del sonno, senza effetti collaterali significativi. Gli autori hanno concluso che "in 11 pazienti con malattia di Crohn attiva, un breve ciclo (8 settimane) di cannabis ricca di THC ha prodotto significativi benefici clinici rispetto al placebo, senza l’uso di steroidi e senza effetti collaterali."

Naftali T, Bar Lev L, Dotan I, Lansky EP, Sklerovsky BF, Konikoff FM. Cannabis Induces a Clinical Response in Patients with Crohn's Disease: a Prospective Placebo-Controlled Study. Clin Gastroenterol Hepatol. 2013 May 3. [in stampa]

Notizie in breve

Scienza/Umana: Cannabis e baclofen hanno agito sinergicamente in un paziente con sclerosi multipla
In un paziente con sclerosi multipla secondaria progressiva, la cui spasticità non ha risposto al trattamento convenzionale, una combinazione di iniezioni di baclofene nel liquido cerebrospinale e di bassissime dosi di estratto di cannabis Sativex è stata molto efficace. Il solo Baclofen non è stato invece efficace. I ricercatori hanno osservato un effetto "supra-additive nel combinare" entrambi i farmaci.
Dipartimento di Neurologia, St Josef-Hospital, Ruhr-University Bochum, Germania.
Stroet A, et al. Ther Adv Neurol Disord 2013;6(3):199-203.
Testo completo.

Scienza/Umana: Migliore cognizione nei pazienti con psicosi che fanno uso di cannabis
Ricercatori hanno esaminato la materia grigia del cervello in 28 pazienti con primo episodio di psicosi e una storia di uso di cannabis, 78 pazienti senza una storia di consumo di cannabis e 80 soggetti di controllo sani che non avevano fatto uso di cannabis. I pazienti con una storia di uso di cannabis avevano meno anomalie del cervello e meno menomazioni cognitive rispetto ai pazienti senza una storia di consumo di cannabis.
Dipartimento di Psichiatria, Facoltà di Medicina, Università di San Paolo, Brasile.
Cunha PJ, et al. Schizophr Res. 2013 May 11. [in stampa]

Italia: Sativex presto disponibile
GW Pharmaceuticals ha annunciato che il suo estratto di cannabis Sativex ha ottenuto l'approvazione per la commercializzazione in Italia. La società prevede il lancio commerciale in settembre da parte del partner di GW, Almirall.
Comunicato stampa della GW Pharmaceuticals del 7 maggio 2013

USA: Il legislatore del Colorado vota per tassare la cannabis ricreativa
Il legislatore del Colorado ha formulato ed inviato al governatore un disegno di legge per istituire quella che sarebbe la prima tassa mai applicata negli Stati Uniti sulle vendite commerciali di cannabis acquistata per attività ricreative. Il provvedimento è stato approvato come parte di un pacchetto di misure per l'attuazione della legge sulla legalizzazione della cannabis in Colorado decretata dagli elettori lo scorso novembre. Si prevede che il governatore democratico John Hickenlooper firmi la legge.
Reuters del 9 maggio 2013

Georgia: il governo considera la legalizzazione della cannabis
Il Ministro del Lavoro, della Salute e degli Affari Sociali David Sergeyenko ha detto che il governo della Georgia sta valutando la possibilità di legalizzare la cannabis nel Paese. L'agenzia di stampa Novosti-Georgia ha riportato, citando Sergeyenko: "Per quanto riguarda le droghe, i meccanismi legati al divieto molto spesso comportano un effetto di rimbalzo, il che porta al rafforzamento ed allo sviluppo delle direzioni contrarie, ecc".
RIA Novosti del 10 maggio 2013

Scienza/Animale: I cannabinoidi attenuano le risposte di certi recettori del dolore nel cancro
Il cannabinoide sintetico WIN 55.212-2 ha ridotto la risposta dei recettori del dolore delle cosiddette fibre-C in topi con dolore da cancro. Le fibre C sono responsabili della sensazione di dolore in seguito a stimoli di forte intensità.
Dipartimento di Scienze Diagnostiche e Biologiche, Università del Minnesota, Minneapolis, USA.
Uhelski ML, et al. Neuroscience. 2013 May 11. [in stampa]

Scienza/Umana: I pazienti con disturbo da stress post-traumatico presentano cambiamenti del sistema endocannabinoide
Rispetto a 29 soggetti sani, 10 pazienti che soffrono di disordine da stress post-traumatico hanno presentato concentrazioni significativamente più elevate degli endocannabinoidi anandamide e 2-AG e alcune altre modifiche del sistema endocannabinoide. Gli autori hanno scritto che questo "può avere conseguenze fisiopatologiche e diagnostiche."
Dipartimento di Anestesiologia, Ludwig-Maximilians-University di Monaco di Baviera, Germania.
Hauer D, et al. PLoS One 2013;8(5):e62741.

Scienza/Animale: Il cannabidiolo riduce gli attacchi di epilessia in un modello murino
Il cannabidiolo (CBD) ha ridotto nei topi gli attacchi di epilessia, i quali erano stati causati da una sostanza chimica e da elettroshock.
Centro di Ricerca delle Neuroscienze, Università delle Scienze Mediche Shahid Beheshti, Teheran, Iran.
Shirazi-Zand Z, et al. Epilepsy Behav 2013;28(1):1-7.

Scienza/Animale: Il cannabidiolo facilita l’estinzione della paura
Delle microiniezioni ripetute di CBD in una certa regione del cervello (corteccia infralimbica) hanno agevolato l’estinzione della paura nei topi. Questo effetto era mediato dal recettore CB1. I ricercatori hanno concluso che queste osservazioni "suggeriscono un potenziale uso terapeutico del CBD per terapie basate sull’estinzione di ricordi spiacevoli negli esseri umani."
Dipartimento di Farmacologia, Università Federale di Santa Catarina, Florianópolis, Brasile.
Do Monte FH, et al. Behav Brain Res. 1 maggio 2013. [in stampa]

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