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Bollettino IACM del 25 Aprile 2007

Mondo: Un comitato di esperti dell’OMS raccomanda la riclassificazione del dronabinol

Il Comitato degli Esperti dell’OMS sulla Farmacodipendenza (ECDD) si è riunito a Ginevra dal 28 al 31 Marzo 2006. Esso ha raccomandato che il dronabinol (THC) dovrebbe essere risclassificato dalla Tabella II alla meno restrittiva Tabella III della Convenzione ONU sulle Sostanze Psicotrope del 1971. Questa raccomandazione sarà presentata alla Commissione ONU sui Narcotici (CND), che potrà accettarla o rifiutarla.

Dronabinol è il nome internazionale non-proprietario (INN) del THC, un cannabinoide naturale della Cannabis, che è principalmente responsabile dei suoi effetti psichici e della maggior parte dei suoi effetti terapeutici. Il dronabinol era stato incluso nella Tabella I della Convenzione 1971 al tempo della sua adozione. E’ stato riclassificato in Tabella II dalla Commissione ONU sui Narcotici nel 1991.

Secondo l’ECDD l’abuso di dronabinol è attualmente raro e ci sono stati pochissimi rapporti specifici su questa evenienza. Preparazioni a base di dronabinol sono state usate in molti paesi nel trattamento di nausea e vomito associato con la chemioterapia anticancro e nel trattamento dell’anoressia associata a perdita di peso in malati di AIDS. é’ anche stato indicato nel trattamento del dolore cronico e di disordini neurologici.

Il rapporto della riunione 2006 dell’ECDD è disponibile a:
www.who.int/entity/medicines/areas/quality_safety/WHO_TRS_942.pdf

(Fonte: Informazione dell’ECDD del 29 gennaio 2007)

Notizie in breve

Scienza: Dolore
Secondo una meta-analisi sull’uso di singoli cannabinoidi e cannabis nel dolore neuropatico della sclerosi multipla, questi medicinali sono efficaci in questa condizione. Lo studio ha incluso 6 articoli e 1 trial controllato, di cui 4 hanno studiato l’estratto di cannabis Sativex (su 196 pazienti), 5 il cannabidiolo (41 pazienti) e 3 il THC (91 pazienti). (Fonte: Iskedjian M, et al. Curr Med Res Opin 2007;23(1):17-24.)

Scienza: Sclerosi laterale amiotrofica (SLA)
Un cannabinoide sintetico, che si lega selettivamente ai recettori CB2, ha dimostrato di prolungare la vita in un modello di SLA sui topi. La SLA è una malattia neurodegenerativa che in genere provoca la morte entro 5 anni dalla comparsa. Iniezioni quotidiane dell’agonista selettivo CB2 AM-1241 nei topi hanno prolungato la sopravvivenza del 56% dopo l’inizio della malattia. I ricercatori concludono che "gli agonisti CB2 possono rallentare la degenerazione dei neuroni motori e mantenere la funzione motoria, e sono una nuova modalità terapeutica della SLA." (Fonte: Shoemaker JL, et al. J Neurochem 2007 Jan 4; [Pubblicazione elettronica anticipata rispetto alla stampa])

Scienza: Tetraidrocannabivarin (THCV)
Il delta-8-tetraidrocannabivarin (delta-8-THCV) e il delta-9-tetraidrocannabivarin (delta-9-THCV) sintetici hanno dimostrato azione antagonista al THC nei topi. Questa ricerca ha fatto seguito a lavori precedenti, che avevano dimostrato che il delta-9-THCV della pianta si comporta come antagonista a livello del recettore CB1. (Fonte: Pertwee RG, et al. Br J Pharmacol 2007 Jan 22; [Pubblicazione elettronica anticipata rispetto alla stampa])

Scienza: Cannabidiolo
In esperimenti con diversi tessuti è stato dimostrato che il cannabidiolo (CBD) si comporta come un antagonista al livello dei recettori CB1 e CB2. (Fonte: Thomas A, et al. Br J Pharmacol 2007 Jan 22; [Pubblicazione elettronica anticipata rispetto alla stampa])

Economia: GW Pharmaceuticals
Secondo un rapporto dell’agenzia Reuters test sull’uomo di un trattamento sperimentale dell’obesità derivato dalla cannabis sono previsti per la seconda metà di quest’anno, ha annunciato il 30 gennaio lacompagnia inglese GW Pharmaceuticals. Il rapporto non nomina il principale composto utilizzato per il trattamento. Dal momento che gli antagonisti sintetici dei cannabinoidi come il rimonabant hanno dimostrato di provocare una riduzione del peso, ci si aspetta che in questo trattamento si useranno composti come la tetraidrocannabivarina (THCV) o il cannabidiolo (CBD), che sono antagonisti naturali a livello di tale recettore. (Fonte: Reuters del 30 gennaio 2007)

Scienza: Ansia, depressione e disturbi bipolari
Secondo uno studio prospettico di 10 anni al Max Planck Institute di psichiatria di Monaco, Germania, su 1395 soggeti di età 14-17 anni all’inizio dello studio, l’uso di cannabis è stato associato con disturbi ansiosi, depressione e disturbi bipolari. (Fonte: Wittchen HU, et al. Drug Alcohol Depend 2007 Jan 24; [Pubblicazione elettronica anticipata rispetto alla stampa])

Scienza: Anemia falciforme
Secondo un’indagine in pazienti con anemia falciforme in Giamaica, la prevalenxa dell’uso di cannabis in tale popolazione è alta. Il suo uso non è correlato alla severità clinica della malattia. (Fonte: Knight-Madden J, et al. West Indian Med J 2006;55(4):224-7.)

Scienza: Ictus
In uno studio su animali, in un modello di ictus, la somministrazione di un agonista selettivo del recettore CB2 è stato associato a diminuita estensione dell’infarto e migliori funzioni motorie, rispetto a animali non trattati. (Fonte: Zhang M, et al. J Cereb Blood Flow Metab 2007 Jan 24; [Pubblicazione elettronica anticipata rispetto alla stampa])

Scienza: acido di THC
L’acido di THC è il precursore del THC nella pianta di cannabis. E’ trasformato in THC dal calore o con altri mezzi. Ricercatori tedeschi hanno scoperto l’acido di THC nel sangue e nelle urine di consumatori di cannabis users, il che indica una trasformazione incompleta dell’acido di THC in THC. Dal momento che solo il THC provoca i caratteristici effetti della cannabis, è importante che un’alta percentuale dell’acido di THC sia trasformata in THC per ottenere gli effetti desiderati. (Fonte: Jung J, et al. J Mass Spectrom 2007 Jan 12; [Pubblicazione elettronica anticipata rispetto alla stampa])

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