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Bollettino IACM del 31 Luglio 2006

Scienza: Il THC riduce il dolore da fibromialgia in uno studio pilota

L’effetto del THC orale è stato investigato in nove pazienti con fibromialgia in uno studio al Dipartimento di Anestesiologia e Cure Intensive dell’Ospedale Universitario di Mannheim. La fibromialgia è una sisndrome di dolore cronico di origine ignota. Nei 4 partecipanti che hanno completato lo studio di tre mesi il dolore è stato ridotto in media del 67 percento. Tutti e quattro hanno avuto una riduzione del dolore di oltre il 50 percento.

Ogni medicazione per il dolore era stata sospesa 3 settimane prima dello studio. Nello studio, i pazienti hanno ricevuto una dose giornaliera orale di 2.5–15 mg di THC. Cominciando con 2.5 mg, la dose è stata aumentata settimanalmente di 2.5 mg di THC, finché non venivano riferiti effetti collaterali severi. Una volta alla settimana, 24 ore dopo l’ultima dose di THC e un giorno prima dell’aumento di dosaggio, il dolore veniva indotto elettricamente. Inoltre, l’intensità del dolore era registrata per mezzo di una scala numerica con gli estremi 0 (nessun dolore) e 10 (massimo dolore immaginabile).

5 su 9 partecipanti terminarono lo studio prima di raggiungere la dose massima di 15 mg a causa di effetti collaterali severi, soprattutto sedazione, vertigini, debolezza o stanchezza continua. Il dolore indotto sperimentalmente era significativamente ridotto dal THC a dosi di 10 e 15 mg. L’intensità del dolore registrata giornalmente si ridusse da una media di 8.1 all’inizio a 2.8 dopo 3 mesi.

(Fonte: Schley M, Legler A, Skopp G, Schmelz M, Konrad C, Rukwied R. Delta-9-THC based monotherapy in fibromyalgia patients on experimentally induced pain, axon reflex flare, and pain relief. Curr Med Res Opin 2006;22(7):1269-1276 [pubblicazione elettronica anticipata rispetto alla stampa])

Scienza: Il cannabidiolo inibisce la crescita tumorale nella leucemia e nel cancro mammario in studi su animali

Ricercatori italiani hanno investigato gli effetti antitumorali di 5 cannabinoidi naturali della Cannabis (cannabidiolo, cannabigerolo, cannabicromene, cannabidiolo-acido e THC-acido) nel cancro della mammella. Il cannabidiolo (CBD) è stato il più potente cannabinoide nell’inibire la crescita di cellule di cancro mammario umano iniettate sottocute a topi. Il CBD anche ha ridotto le metastasi al polmone derivanti da cellule tumorali umane iniettate nelle zampe dell’animale.
I ricercatori hanno trovato che gli effetti antitumorali del CBD erano causati dall’induzione di apoptosi (morte cellulare programmata). Essi concludono che i loro data"supportano ulteriori esperimenti con cannabidiolo e estratti ricchi di cannabidiolo per il potenziale trattamento del cancro."

Queste osservazioni sono supportate dalle ricerche di scienziati americani che hanno scoperto che l’esposizione di cellule leucemiche al CBD portava a una riduzione della vitalità delle cellule e all’induzione di apoptosi. In animals vivi, il CBD causava una riduzione nel numero delle cellule leucemiche. Gli scienziati osservano che il CBD "può essere un trattamento nuovo e altamente selettivo per la leucemia."

(Fonti: Ligresti A, Schiano Moriello A, Starowicz K, Matias I, Pisanti S, De Petrocellis L, Laezza C, Portella G, Bifulco M, Di Marzo V. Anti-tumor activity of plant cannabinoids with emphasis on the effect of cannabidiol on human breast carcinoma. J Pharmacol Exp Ther. 2006 May 25; [pubblicazione elettronica anticipata rispetto alla stampa];
McKallip RJ, Jia W, Schlomer J, Warren JW, Nagarkatti PS, Nagarkatti M. Cannabidiol-induced apoptosis in human leukemia cells: A novel role of cannabidiol in the regulation of p22phox and Nox4 expression. Mol Pharmacol. 2006 Jun 5; [pubblicazione elettronica anticipata rispetto alla stampa])

Notizie in breve

USA: Sud Dakota
I cittadini del Sud Dakota decideranno in Novembre 2006 se i malati gravi possono avere il permesso di usare cannabis a scopo medico nello stato. La misura da decidere permetterà a pazienti qualificati di possedere fino a 6 piante e/o un’oncia (28.5 grammi) di cannabis. Pazienti qualificati devono avere la raccomandazione di un medico per usare cannabis e devono registrarsi con il Ministero della Salute statale. Finora, undici stati (Alaska, California, Colorado, Hawaii, Maine, Montana, Nevada, Oregon, Rhode Island, Vermont, and Washington) hanno approvato leggi simili. (Fonte: NORML dell’8 giugno 2006)

Gran Bretagna: Dronabinol
Capsule di dronabinol da 2.5 mg, 5 mg e 10 mg sono ora rese disponibili in UK dalla Specials Laboratory Newcastle. In una joint venture fra la STI Pharmaceuticals Ltd e la THC Pharm Frankfurt, la manifattura di varie preparazioni di cannabinoidi è stata trasferita alla Specials Laboratory per ridurre le difficoltà di approvvigionamento dei clinici e ricercatori inglesi che vogliono studiare i cannabinoidi. I ricercatori e i medici interessati devono contattare Fiona Cruickshank ( FionaC@specialslab.co.uk ). (Fonte: Comunicazione personale di Andrew Davies della STI Pharmaceuticals)

USA: Camera dei Rappresentanti
Nei prossimi mesi, la Camera dei Rappresentanti voterà un emendamento che impedirà gli attacchi del governo federale ai malati negli stati che hanno adottato leggi sulla cannabis medica. L’emendamento Hinchey-Rohrabacher sulla marijuana medica del 2005 diceva: "Nessuno dei fondi forniti da questa legge al Dipartimento della Giustizia può essere usato per impedire agli stati di Alaska, California, Colorado, Hawaii, Maine, Montana, Nevada, Oregon, Vermont, o Washington di implementare leggi statali che autorizzano l’uso medico di marijuana in tali stati." Ci si aspetta che il testo dell’emendamento sarà lo stesso nel 2006, con l’aggiunta del Rhode Island. (Fonte: Marijuana Policy Project)

Scienza: Psicosi
In uno studio australiano i motivi per l’uso di cannabis da parte di malati psicotici sono stati investigati copn interviste a 49 persone con disturbi psicotici. È stato trovato che la noia, motivi sociali, il miglioramento di sonno, ansia, agitazione, e sintomi negativi associati con disturbi psicotici o depressione erano i più importanti motivi per l’uso di cannabis, mentre i sintomi positivi non avevano nessuna influenza. I sintomi delle psicosi possono essere classificati come positivi (per esempio illusioni, allucinazioni e grandiosità) o negativi (per esempio assenza di emozioni, ritiro emozionale o sociale). (Fonte: Schofield D, et al. Aust N Z J Psychiatry 2006;40(6):570-4)

Scienza: Cannabinoidi solubili in acqua
Gli scienziati della Virginia Commonwealth University negli USA hanno sintetizzato nuovi cannabinoidi idrosolubili che quindi possono essere iniettati. (Fonte: Martin BR, et al. J Pharmacol Exp Ther. 2006 Jun 6; [pubblicazione elettronica anticipata rispetto alla stampa])

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